Comunicato stampa del 4 luglio 2024
Referendum per l’abrogazione della Legge elettorale:
parte la raccolta firme per Bari e provincia.
Parte la raccolta firme per il Referendum per la Rappresentanza che intende abrogare l’attuale legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum.
Per l’occasione, il Prof. Raffaele Bonanni, già Segretario Nazionale CISL, vicepresidente del Comitato referendario sarà presente:
-̀ il 10 luglio 2024 alle ore 18.30 in piazza XX Settembre a Gioia del Colle e alle ore 21.00 a Sant’Eramo in Colle in Piazza Garibaldi;
- l’ 11 luglio 2024 alle ore 17.00 presso l’Associazione Marx XXI strada priv. Borrelli nr. 32 cit. 51 in Bari.
Tale iniziativa referendaria, ha lo scopo di restituire ai cittadini la libertà democratica di scegliere i propri candidati in Parlamento e ristabilire quel rapporto diretto e naturale fra elettore ed eletto che oggi, con l’attuale legge elettorale, è precluso con la conseguente evidente disaffezione al voto.
Anche in occasione degli incontri del 10 e 11 luglio sarà possibile firmare i 4 quesiti oltre che nei banchetti che saranno realizzati nei paesi baresi, online collegandosi al sito https://www.iovoglioscegliere.it o presso gli uffici elettorali del proprio comune di residenza.
Troverete ulteriori informazioni ed approfondimenti sito https://www.iovoglioscegliere.it o sulla pagina facebook “iovoglioscegliere Bari”, la quale raccoglie informazioni sulle attività del Comitato Referendario per Bari e Provincia.
La dott.ssa Elisabetta Trenta, già Ministro e presidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza (CORERA), dichiara che: “Il comitato ha raccolto il testimone del compianto Senatore Felice Besostri, scomparso a gennaio, che aveva dedicato tante energie alle battaglie per una legge elettorale democratica che riconsegnasse ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti.
Entro i confini consentiti dallo strumento referendario, chiediamo, appunto, la cancellazione di parti indigeribili del Rosatellum”.
Presidente d’onore del Comitato è Giorgio Benvenuto, mentre i vicepresidenti sono Raffaele Bonanni, Sergio Bagnasco ed Enzo Palumbo.
Comitato Referendario per la Rappresentanza
Comunicato stampa 3 luglio 2024
L.elettorale: Comitato referendum, Nordio attivi subito piattaforma firme digitali
L.elettorale: Comitato referendum, Nordio attivi subito piattaforma firme digitali Roma, 3 lug. (LaPresse) - Elisabetta Trenta, presidente del Comitato per i Referendum sulla legge elettorale (4 quesiti presentati alla Corte di Cassazione con l’obiettivo di ridare ai cittadini la scelta di eleggere i parlamentari ) ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio perché “non esiste ancora la piattaforma pubblica e gratuita per la raccolta di firme online per i referendum, dopo 4 anni dalla Legge 178 del 2020 e dopo oltre 2 anni dal termine di legge che ne prevedeva l’entrata in funzione. Il Decreto del Presidente Draghi del 9 settembre 2022 non è stato sufficiente a determinare l’entrata in funzione della piattaforma mentre, con il cambio del Governo, gli ulteriori e inaccettabili ritardi lasciano pensare a un’assenza di volontà politica per la sua attuazione, con un continuo scarico di responsabilità tra il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Dipartimento per la transizione digitale del Ministero della Giustizia. Oggi la situazione è la seguente: con il decreto legge del 18 ottobre 2023 é stata trasferita al Ministero della Giustizia la titolarità della piattaforma per la raccolta delle firme digitali. Attendiamo dunque da Nordio notizie, mentre rileviamo che il Governo, ostacolando l’esercizio della democrazia diretta, si assumerebbe una rilevante responsabilità”, conclude l’ex ministra Trenta.
POL NG01 npf 031601 LUG 24
Comunicato stampa 18 giugno 2024
“Questa mattina, aprendo l’’Assemblea Generale degli ex Parlamentari della Repubblica, il Presidente Giuseppe Gargani ha rivolto un forte appello a tutti gli associati a sostenere, anche economicamente, l’iniziativa referendaria per l’abrogazione delle parti peggiori dell’attuale legge elettorale, il c. d. Rosatellum (il voto obbligatoriamente congiunto, le pluricandidature, le soglie di sbarramento, l’esenzione di alcuni partiti dalla raccolta delle firme per presentare candidature).
L’appello è stato rilanciato nel corso del suo intervento dall’ex senatore Enzo Palumbo, vice presidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza (Co. Re. Ra.) che ha coordinato il gruppo di lavoro che ha messo a punto i quattro quesiti referendari, e ha trovato la generale condivisione dall’Assemblea degli ex Parlamentari”.
Enzo Palumbo mentre parla del referendum antirosatellum all’Assemblea degli ex Parlamentari- Sala Capitolare del Senato alla Minerva Roma 18.06.2024
COSTITUITO IL COMITATO PROMOTORE DEL REFERENDUM PER L’ABROGAZIONE PARZIALE DELLA LEGGE ELETTORALE
DEPOSITATI IERI IN CASSAZIONE I QUATTRO QUESITI REFERENDARI
Roma, Palazzo Montecitorio 24 aprile 2024
ieri (23 aprile), alla Camera dei Deputati, il neocostituito comitato promotore del referendum per l’abrogazione parziale delle attuali leggi elettorali per la Camera e per il Senato, il cosiddetto Rosatellum,
ha presentato i quesiti referendari appena depositati al competente Ufficio presso la
Suprema Corte di cassazione. Il comitato è costituito da cittadini, di diverso orientamento politico
e formazione culturale, accomunati dal proposito di restituire a ciascun italiano il diritto di scegliere
chi debba rappresentarlo.
“Con il Rosatellum, una minoranza sempre più esigua di elettori, finisce per trasformarsi in una
maggioranza parlamentare. Onde possiamo dire che oggi, come ieri, a governare il paese non è la
maggioranza dei cittadini, ma la meno debole delle minoranze. - ha spiegato il senatore Enzo
Palumbo, vicepresidente del Comitato - A questo punto, visto che ogni tentativo per via
giurisdizionale è rimasto vano, l'unica possibilità di evitare che anche le prossime elezioni si
svolgano con una legge elettorale invisa alla maggior parte dei cittadini, è per l'appunto il tentativo
di fare pronunziare proprio i cittadini attraverso un referendum popolare, sui punti più palesemente incostituzionali di questa legge”.
I quesiti referendari sono quattro e intervengono su specifici aspetti della normativa in vigore:
1)ABOLIZIONE DEL VOTO CONGIUNTO TRA CANDIDATI UNINOMINALI E LISTE PLURINOMINALI
Si permette la libertà di scelta tra lista proporzionale e candidato uninominale;
2) NIENTE SOGLIE DI ACCESSO PER LISTE AUTONOME E PER COALIZIONI
Si riduce la dispersione di voti validi e si garantisce un maggiore pluralismo nella
rappresentanza politica del popolo italiano;
3) NO PLURICANDIDATURE E OGNI CANDIDATO SOLO NEL SUO COLLEGIO
Si impedisce agli apparati di partito di predeterminare la composizione del Parlamento e si
riduce il numero dei parlamentari “fedeli collaboratori dei capi partito”;
4) TUTTE LE LISTE DEVONO RACCOGLIERE LE FIRME PER PROPORRE CANDIDATURE
Si abolisce il privilegio che esonera dalla raccolta di firme i Partiti già presenti in Parlamento
che assicura a tutte le forze politiche di partire alla pari nella competizione elettorale, con
uguale obbligo per tutte le liste di candidati di raccogliere lo stesso numero di firme.
“A questa iniziativa, che sconta inevitabilmente i paletti costituzionali che la limitano all’essenziale,
se ne accompagnerà un’altra: - ha concluso nel suo intervento Enzo Palumbo - una legge
d’iniziativa popolare per consentire l’introduzione delle preferenze, in modo che il Parlamento cessi
di essere il luogo dei nominati e diventi invece il luogo degli eletti dal popolo, con una nuova legge
elettorale che, se approvata tramite il referendum, potremmo anche chiamare “Besostrellum”,
come postumo omaggio a chi l'ha voluta fino a morirne”.
Nel corso della Conferenza stampa è stato proiettato un video di Giorgio Benvenuto, presidente
d’onore del Comitato, che era impossibilitato a partecipare.
“Da anni in Italia, di elezione in elezione – ha affermato la presidente Elisabetta Trenta nel suo
intervento – i votanti sono sempre di meno e, quindi, il Parlamento eletto, meno rappresentativo,
perde progressivamente il suo potere a favore del potere esecutivo e di quella che chiamano
governabilità. L’attuale legge elettorale nega uno dei principi della Costituzione e cioè che il voto
dovrebbe essere personale ed uguale. I cittadini lo hanno capito e per questo non vanno più a
votare, perché non siamo noi a scegliere coloro che ci devono rappresentare ma i capi dei partiti”.
Le sottoscrizioni saranno effettuate anche con l’utilizzo della firma elettronica mediante
piattaforme private, a causa del ritardo nella messa a disposizione della piattaforma pubblica.
Questa iniziativa referendaria, ispirata dal compianto Carlo Felice Besostri, sta riscuotendo molte
adesioni trasversali agli schieramenti politici e culturali, incontrando l’appoggio di gruppi
spontanei di cittadini, associazioni della società civile e gruppi eterogenei di personalità pubbliche.
Il comitato, oltre alla presidente Elisabetta Trenta, vede l’adesione di Giorgio Benvenuto come
presidente d’onore, mentre la vicepresidenza è affidata a Vincenzo Palumbo, Raffaele Bonanni,
Sergio Bagnasco. La segreteria organizzativa è affidata a Riccardo Mastrorillo, Luigi Spanu e
Thomas Agnoli. Il tesoriere è Pietro Morace.
Tra i numerosi componenti, Enzo Paolini, Marco Cappato, Nella Toscano, Paolo Antonio Amadio,
Nicola Bono, Erminia Mazzoni, Mario Walter Mauro, Francesco Campanella, Mauro Vaiani, Mat-
teo Emanuele Maino, Vittorio Delogu, Giuseppe Gullo, Roberto Biscardini, Giuseppe Gargani,
Mario Tassone.
COMITATO REFERENDARIO PER LA RAPPRESENTANZA
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